grrrr..... che rabbia!

parte delle volte, quando passa ,ci lascia con una forte amarezza per non essere stati in grado di contenerla. Non è facile capire quando arriva. Diciamo che se ci ascoltiamo giornalmente e se riusciamo a tirare fuori con calma i sentimenti negativi si riesce a evitare l'esplosione. Ma comunque ogni tanto ci passiamo quasi a tutti (tranne i più illuminati).
Ci fa arrabbiare quello che tocca in noi situazioni irrisolte. Una spiegazione alla rabbia c'è sempre. Chiediamoci per quale motivo alcune situazioni ci smuovono più di altre.

La musica, ovviamente, può essere tra queste. Suonare uno strumento ci mette allo scoperto, crea spesso ansie inutili, ci rende vulnerabili e suscettibili alle critiche. Quando suoniamo e non ci viene un passaggio ci arrabbiamo (ricordo una volta di aver dato un calcio al leggio!).
Per quale motivo? Va benissimo provare rabbia ma, come per altri sentimenti, non va bene alimentarla giornalmente.
Fermiamoci, respiriamo, ascoltiamo la parte di noi che si arrabbia con lo strumento. Non la facciamo montare più del dovuto, senza controllo, trasformandoci nell’Incredibile Ulk, incapaci di vedere cosa ci succede. Se riusciamo a osservarci dall'esterno, se ci guardiamo bene, sarà più semplice (e anche divertente, a volte).
Non ha senso arrabbiarci per un passaggio che non ci viene. Fermiamoci e passiamo dallo studio sullo strumento a quello con la testa, cercando di capire come funziona e come affrontarlo. Trattiamo il nostro strumento, ma anche tutto quello che facciamo giornalmente (dal lavoro al rapporto con le persone che abbiamo accanto) con amore e gratitudine. Sono questi i sentimenti che poi ritroveremo nella musica.