Quanto peso...

Torno a parlare, nuovamente, della complessità della tecnica dell'arco. Insieme al movimento di tante articolazioni (spalla-gomito-polso-dita), il braccio destro esercita anche diversi tipi di pressione o, viceversa, si solleva.

Al tallone l'arco deve essere tenuto: è il mignolo (purtroppo), a sostenerne tutto il peso! Subito dopo il tallone estremo, a partire già dalla metà inferiore, l'arco scivola sulle corde. Man mano che invece si avvicina alla punta l'arco tende a perdere il contatto l'appoggio, e ha bisogno di un maggior sostegno, che va dato dal braccio che scarica il peso sull'indice - sostenuto dal pollice.

Per capire, con calma, come viene controllato il peso dell'arco posso eseguire lentamente il movimento: parto quindi al tallone sostenendo l'arco con il mignolo (l'indice può essere anche sollevato), lascio andare senza nessuna pressione né tensione alla metà, mi appoggio gradualmente alla punta, scaricando il peso del braccio sull'indice - a questo punto il mignolo può trovarsi staccato dalla bacchetta (spesso si nota nei violinisti).
L'esercizio è molto semplice ma richiede però molta attenzione! Posso eseguire delle note in "pianissimo" al tallone, per poi passare a note forti alla punta, muovendo le dita sulla bacchetta, ossia spostando il baricentro del peso del braccio dal mignolo all'indice.

Ma.... una volta capito il movimento e ripetuto più volte, poi lo devo dimenticare. Quando si studia o si suona, l'idea deve essere quella di un'unica arcata, altrimenti ci si distrae con troppi particolari e si rischia di muovere inutilmente le dita sull'arco (ancora più deleterio).