L'orecchio e la voce
"L'orecchio e la voce" è un saggio interessantissimo di Alfred Tomatis, medico francese che si occupò in modo approfondito delle patologie dell'orecchio.
La sostanza della teoria di Tomatis è che l'orecchio è importantissimo per la percezione della realtà che ci circonda; l'udito è un senso fondamentale, che però non viene preso in considerazione quanto dovrebbe. Chi è interessato all'argomento può trovare tutto online, comprese associazioni che continuano il lavoro del grande studioso.
Quello che mi ha colpito profondamente di Tomatis è un esercizio molto semplice, che poi secondo me può essere applicato alla musica e allo studio dell'intonazione e alla ricerca del bel suono.
Ci sediamo in modo da avere una postura rilassata, e ci concentriamo semplicemente su tutto ciò che riusciamo ad ascoltare: all'inizio dell'esercizio i suoni e i rumori sono pochi, poi aumentano, perché ovviamente è la nostra percezione di questi ad aumentare. Un esempio: se io sto facendo un esercizio per rilassarmi ripeto più volte "il mio braccio è rilassato, il mio braccio è pesante, il mio braccio è abbandonato...." e così via. Con l'orecchio è lo stesso, ci si chiede cosa stiamo sentendo, e ci si interroga se c'è altro.
Per quanto riguarda lo studio dell'intonazione, quindi, sarà lo stesso.
Suono una corda vuota e poi una nota con la mano sinistra. Aspetto e mi chiedo se è intonata. Se sì la riprovo comunque per confermare all'orecchio (e al mio corpo) che è corretta. Se non la sento intonata provo ancora, ancora e ancora....
E' la domanda che stimola l'orecchio, così come un peso i muscoli dei bicipiti!
Domandiamoci continuamente quindi se la nota che stiamo suonando è intonata. Inutile dire che tutto questo va eseguito lentamente (diciamo 40 di metronomo ogni nota, più un respiro o una pausa) e che le dita devono cadere senza scivolare sulla tastiera, quindi ferme sulle corde.
Lo stesso si può fare con il bel suono.
L'orecchio lavora come tutti gli altri muscoli: l'unico modo per stimolarlo è attivarlo tramite continue domande.
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