Spalliera sì, spalliera no

Non darò, ovviamente, una risposta al quesito che logora molti violinisti.

Suonare con la spalliera o senza ha, in entrambe i casi, lati positivi e lati negativi. Ognuno di noi, guidato dall'insegnante, troverà il suo giusto equilibrio, ossia il modo più comodo e rilassato per suonare e sorreggere il violino.
Suonando con la spalliera si ha un maggiore spessore e una presa più solida, direi sicura (anche psicologicamente). Il problema, però, è che spesso si stringe lo strumento sotto al mento in modo esagerato. Si serra la mandibola e si torcono malamente i muscoli del collo e ovviamente la parte superiore delle vertebre cervicali, irrigidendo anche la parte anteriore, a destra.
Senza spalliera lo strumento è più libero, anche il suono che ne viene fuori. La difficoltà risiede nel riuscire a trovare una presa stabile e capire come tenere lo strumento in equilibrio tra collo-mandibola, appoggio sulla clavicola e mano sinistra.
Ripetendo ancora che ognuno di noi troverà il suo modo, il mio consiglio è quello comunque di provare a suonare senza spalliera, per capire poi come evitare di serrare lo strumento con i muscoli del collo.
Spalliera o non spalliera il violino va tenuto (sostenuto) morbidamente. Vediamo come.
Lo strumento si appoggia sulla clavicola (e la spalla sinistra); proviamo a suonare senza collo, ossia con il mento alzato, magari guardando verso l'alto. Cerchiamo il punto in cui il violino si appoggia, e si tiene da solo, senza stringere, solo con l'aiuto della mano sinistra. Ovviamente all'inizio sarà difficilissimo; il violino oscillerà molto e cadrà di continuo.  A forza di insistere ci si riesce. Si possono suonare corde vuote, melodie semplici o scale in prima posizione.
La ricerca del punto in cui il violino è in equilibrio è molto importante. Una volta trovato questo punto il nostro corpo si convincerà che non serve serrare lo strumento in modo eccessivo, e rimarrà rilassato anche riprendendo la spalliera e impiegando nuovamente la testa per fermare il violino.
L'altro punto importante è l'appoggio sulla mano sinistra, che serve a sostenere il peso del violino nei passaggi in prima posizione o nelle corde vuote.
Possiamo esagerare abbassando progressivamente il violino, fino a suonare come i violinisti del Settecento, sul petto.
Ricordiamoci quindi che il violino non va sempre serrato come un portafogli in metropolitana! Se suoniamo delle corde vuote lasciamo andare lo strumento sul nostro corpo. Lo stesso se eseguiamo dei passaggi semplici, anche veloci, in prima posizione. In questi momenti possiamo anche sollevare la testa dallo strumento, o muoverla. Se ovviamente, invece, dobbiamo affrontare un passaggio da una posizione acuta a una più bassa, magari legato e vibrato... a quel punto possiamo tenerlo ben saldo a noi.
Così come per la tenuta dell'arco, è importante l'equilibrio. Il nostro corpo ben solido a terra, le braccia morbide, la testa come appoggiata su un cuscino. Il tutto servirà ad avere forza ed energia nel momento in cui queste sono necessarie.


(dedicato al mio amico Fabio)