Scomposto come i piatti che vanno di moda oggi nei ristoranti (tiramisù scomposto).
Focalizzare la nostra attenzione su un argomento alla volta rende più efficace il nostro studio quotidiano. Soprattutto perché uno strumento musicale è complesso e pieno di sfaccettature (intonazione, ritmo, note da leggere, suono, articolazione... una lunghissima lista).
Uno importantissimo argomento, soprattutto per gli strumenti ad arco, riguarda la caduta intonata delle dita della mano sinistra. Analizzando con attenzione i diversi passaggi che affronta la nostra mano sulla tastiera, emergono tre punti fondamentali: il punto in cui cade il dito, il movimento del dito, infine il controllo dell'intonazione del dito.
Cerchiamo di scomporre questi passaggi, affrontandone uno alla volta per capire meglio per quale motivo è importante studiarli singolarmente.
Il punto in cui cade il dito è fondamentale, e dobbiamo avere chiaro dove si trova sulla tastiera e in che rapporti è con il dito precedente - a che intervallo si trova, se siamo sulla stessa corda, a che distanza si trova se è su corde diverse (come se fosse sulla stessa corda).
La caduta del dito, di conseguenza, deve essere di una precisione assoluta, decisa e sicura. Un movimento fluido, come se partisse dal nostro gomito, senza esitazioni.
Infine il controllo del nostro orecchio, che lavora soprattutto sulla relazione con la nota precedente.
Ho parlato già di questo in altri post, sottolineando quanto sia importante non muovere le dita sulla tastiera (la "scivolarella") una volta abbassate: se le note sono stonate dobbiamo ripetere la caduta e correggere questa. Ovviamente non in fase di esecuzione, dove ci si aggiusta continuamente, anche con gli altri esecutori.
Per evitare di muovere le dita sulla tastiera, cosa che avviene spesso in modo inconsapevole, possiamo dunque studiare l'intonazione in modo "scomposto".
Quindi: suonate una nota, fate una pausa durante la quale abbasserete con decisione e morbidezza il dito seguente senza suonarlo; solo dopo che il dito sarà fermo sulla tastiera lo suonerete per verificare se è intonato. Se è stonato ripetete con attenzione la caduta e verificate nuovamente.
Nota, pausa (con caduta muta del dito), nota.
E' uno studio abbastanza noioso e, all'inizio, è molto strano - e difficile - non muovere l'arco insieme al dito della mano sinistra. Con il passare del tempo si riesce però a velocizzare ed è utile sia per l'intonazione sia per la sincronizzazione di mano sinistra e arco.
Infine, così come per il tiramisù scomposto, i sapori si devono mescolare.