Il quarto dito è l'incubo dei violinisti! Tra le varie preoccupazioni, talvolta esagerate perché ci si concentra solo su quello, c'è la forma che assume il dito cadendo, spesso storta e curva verso l'interno.
Quando avevo circa 16 anni ero ossessionata dalla forma che prendeva il mio quarto dito... così mi misi di punta, con esercizi davvero maniacali, fino a quando non riuscii a farlo cadere tondo. Ve li scrivo qui di seguito, sperando di poter aiutare chi, come me, ha questo problema.
I motivi per i quali il dito si storce fondamentalmente sono due: la mano è poco ruotata e il dito è debole. Non sono però di facile risoluzione.
Per ruotare la mano (la mano ruota a partire dal gomito) si possono eseguire degli esercizi di stretching, eseguiti giornalmente e con calma perché si rischia di infiammare i tendini; prendete il violino con la mano sinistra, abbracciando con tutte le dita la tastiera, andando cioè oltre la corda di sol e portate lo strumento, lentamente, dove lo tenete solitamente. In questa posizione le dita non si appoggiano sul polpastrello ma oltre le corde, esattamente come quando si impugna il manico dello strumento.
La mano così stringe il manico e, non dovendo suonare, rimane morbida; fate attenzione a non stringere le nocche tra loro, e a non serrare il solito punto che irrigidisce le dita, ossia quello che si trova tra indice e pollice. L'indice si può anche tenere sollevato, perché non ha bisogno di nessun lavoro di rotazione.
Per rinforzare il dito si possono eseguire degli esercizi che permettano al dito di manternere la forma tonda - per avere un risultato migliore possono essere eseguiti anche senza suonare o, addirittura senza strumento. Posizionate la mano a metà tra la terza e la quarta posizione, in modo tale che si trovi in una posizione corretta e a ridosso delle fasce; abbassare il terzo dito sulla corda e far cadere in modo regolare il quarto dito come se scorresse sul terzo. In questo modo il quarto dito ha una sorta di binario sul quale muoversi. Dopo una serie di ripetizioni si può allontanare di poco il quarto dito, cercando di mantenerlo sempre tondo: ad ogni caduta si allontana di pochissimo il quarto dal terzo, fino ad ottenere la distanza giusta, ossia un tono.
Secondo esercizio: far cadere il quarto dito sia nella posizione precedente (con la mano sostenuta dalle fasce) sia in prima posizione, stavolta suonando ma senza affondare il dito; il dito deve rimanere tondo, quindi non va forzato. Quindi: faccio cadere il dito sulla corda con calma, e mi fermo - anche se esce un suono ai limiti dell'armonico - prima che il dito si storca.
Se la mano è ruotata la posizione del quarto dito è in armonia con il braccio, come se ne fosse una prosecuzione; se invece la mano è aperta la nocca alla base del dito fuoriesce e, ovviamente, il dito si allontana. Se necessario, quindi, può essere utile tenere la mano sinistra ruotata con l'aiuto della mano destra (ovviamente senza suonare ....!).
L'aspetto del quarto dito non è fondamentale, quindi a volte, come scrivevo all'inizio del post, diventa una fissazione inutile; è fondamentale tutto il resto, ossia la rotazione della mano, la sua posizione (sempre la stessa) sulle corde, la caduta regolare delle dita, sia per quanto riguarda il movimento, sia per quanto riguarda il peso. Una mano deve essere morbida e, di conseguenza, elastica e forte per questo motivo. Come sempre, insieme al lavoro fatto con la lente d'ingrandimento, si deve osservare anche l'insieme e il movimento generale.