Il quarto dito è di sicuro un grande problema per chi suona il violino! Il dito è piccolo ma soprattutto lontano dal pollice. Questo secondo me è il punto sul quale riflettere.
Quando prendiamo un oggetto qualsiasi o ci teniamo all'autobus, usiamo sempre le quattro dita "contro" il pollice. L'opposizione del pollice ci permette di compiere dei movimenti incredibili ed estremamente complessi - come appunto suonare. Se osserviamo le scimmie, che hanno le "mani" simili alle nostre ma senza l'opposizione del pollice, ci rendiamo conto dell'importanza di questo movimento.
Trovo quindi fondamentale, nella tecnica della mano sinistra, usare questo meccanismo (quattro dita contro uno).
Provate a prendere il violino con la mano sinistra mettendolo davanti a voi, all'altezza del braccio. Prendetelo come se fosse un oggetto qualsiasi, stringendo senza pensarci troppo. Poi appoggiatelo sulla spalla e ruotate il braccio, come per suonare. Il pollice si troverà naturalmente davanti al medio (circa).
La posizione del pollice non è rigida né estremamente precisa come le atre (che ovviamente devono cadere in un punto esatto della tastiera): il pollice si posiziona dove c'è bisogno, e può essere modificato a seconda delle esigenze. L'importante è che sia morbido, che non stringa.
Tornando alle quattro dita. Io insegno ai miei allievi a suonare posizionando secondo e terzo dito, poi quarto e, per ultimo, il primo. Il contrario di come mi è stato insegnato da piccola (con tutto il rispetto per i miei insegnanti).
La mano in questo modo mantiene l'assetto di "presa", le quattro dita contro uno: ogni dito ha la sua giusta forza, soprattutto il quarto.
Quindi: pensiamo alla mano sinistra posizionandola con il secondo e terzo dito davanti al pollice, formando un anello. Poi poniamo il quarto in avanti, verso di noi, e il primo indietro, verso il riccio. E' una mano allargata, che permette una grande estensione. Possiamo anche stendere le due dita mobili, quarto e primo, in una sorta di stretching prima di suonare.
Se la mano viene impostata partendo dal primo dito ha invece una sola estensione, ossia quella del quarto dito. La posizione del primo dito di fronte al pollice, inoltre, crea l’effetto “pinza”, ossia serra le nocche tra loro, limitando l’apertura della mano.
Un esercizio: prendiamo il violino come sopra, ruotiamo la mano e proviamo a lasciare cadere naturalmente il secondo dito, così come si trova sulla tastiera, morbidamente; poi proviamo l'intonazione e correggiamo spostando la mano. Spostando la mano e non assestando il singolo dito. Poi aggiungiamo le altre dita: terzo e quarto, infine primo (più morbidamente possibile).
La solita raccomandazione: non aggiustare il dito facendolo scivolare ma alzandolo e ripetendo la caduta, in modo molto fermo.
PS: la posizione del pollice di fronte al medio è una scelta: ci sono bravissimi violinisti e docenti che usano e insegnano invece con l'altra impostazione e suonano benissimo!