Visualizzo quindi suono


Tra i vari modi di studiare credo che la visualizzazione sia fondamentale; inoltre risulta utilissima quando non possiamo studiare fisicamente lo strumento: dolori vari (torcicollo, male alle spalle...) o impegni di lavoro.
Visualizzare significa studiare mentalmente, immaginare quello che si suona. La visualizzazione è una tecnica precisa: non posso visualizzare qualcosa che non so fare. Insomma, anche se visualizzo il concerto di Brahms - che non ho mai studiato... non verrà mai!

Posso però visualizzare quello che conosco, quindi concentrarmi sulla condotta dell'arco, la caduta delle dita, in particolare la coordinazione tra le due. Spesso i problemi arrivano da una scarsa chiarezza di cosa si suona.
Per esempio: ricordiamoci che, se suoniamo delle note legate (4, 6, 8...) l'arco suona una sola nota, non deve fermarsi o incepparsi a ogni cambiamento della mano sinistra. Ancora: quando suoniamo dei cambi di corda è importante pensare al movimento che la spalla fa per modificare la corda che suona (più alta sul sol, più bassa sul mi); in questo caso, per esempio, si può eseguire sulle sole corde vuote.
Dopo aver capito come funziona un pezzo (ritmo, note, arcate e diteggiature...) proviamo sempre a ragionarci su, a pensare a ogni movimento che compiamo. Guardiamo bene la parte, ossia le note, e concentriamoci su quello che deve fare il nostro corpo per eseguirle.
Osserviamo, pensiamo e poi visualizziamo nei minimi particolari, ripassando e ripassando più volte il movimento.





ps: la visualizzazione fa bene anche per altro: ogni tanto possiamo  fermarci e "vedere" tramonti, prati verdi, acqua che scorre....