Sono convinta che il violino si suoni grazie all’equilibrio di tutto il nostro corpo.
Si dice spesso che si suona con l’indice; è vero, così come è vero che al tallone si utilizza soprattutto il mignolo. Ma è anche vero che l’equilibrio delle cinque dita aiuta a scaricare la forza da ognuna di esse. E’ l’equilibrio dell’insieme che ci permette di avere forza e eliminare la tensione. Se io riesco a sostenere l’arco con tutte e cinque le dita, come se lo passassi continuamente da un dito all’altro, riuscirò ad alleggerire la presa e a capire meglio cos’è l’appoggio del braccio.
Provate a suonare togliendo le dita dall’arco: togliendo l’indice dalla punta si capisce la sua importanza, così come eliminando il mignolo dal tallone. Lo stesso vale per la “contropressione” esercitata dal pollice, di fondamentale importanza! Ogni dito ha una importanza enorme in ogni punto dell’arco ma viene amplificata solo se condivisa con le altre dita!
Lo stesso vale per la nostra parte sinistra. Il violino si tiene grazie all’equilibrio di una serie di elementi: l’appoggio sulla clavicola, sulla base del pollice e dell’indice della mano sinistra e sulla mandibola, ossia il peso della testa.
Possiamo capire meglio l’insieme solo isolando i vari punti: provate a suonare senza l’aiuto della mandibola (con o senza spalliera, non cambia nulla), tenendo il violino con la mano sinistra. All’inizio sembra impossibile, poi come per magia si trova un punto preciso in cui lo strumento si tiene quasi da solo. Suonando “senza testa” il violino si muove molto, ma lo scopo non è suonare bene ma trovare un modo rilassato di tenere lo strumento.
Quando poi si torna a suonare normalmente, il nostro corpo si ricorda che il violino si tiene grazie all’equilibrio di più fattori, e automaticamente si alleggeriscono alcune tensioni. In questo modo si eviterà di serrare i denti come un mastino napoletano sull’osso della bistecca.