L’immaginazione è una enorme, meravigliosa, incredibile capacità
che ci permette di vedere la realtà che ci circonda con occhi diversi. Si rivela indispensabile
sia nell’approccio fisico allo strumento, sia nell’interpretazione musicale.
L’uomo non percepisce la realtà così come questa si presenta; la interpreta. Questo significa quindi che, grazie all’immaginazione, è
possibile appunto interpretare, modificare, essere padroni di ciò che vogliamo.
C’è un esercizio yoga che consiste nel chiudere gli occhi e
di immaginarsi grandi come una montagna. Se lo provate accade davvero. Chiudete
gli occhi e immaginate di essere altissimi, enormi, quasi dei giganti. Bisogna
essere convinti però!
Con l’approccio allo strumento le immagini mentali sono
fondamentali. E’ importante avere le gambe e il tronco ben saldi, le spalle
aperte e le braccia separate tra loro. Immaginiamo di aprire il petto, di
allargare le braccia, come se volessimo abbracciare una persona che ci viene
incontro. Quando suoniamo è importante muovere le braccia, come se volassimo;
il movimento deve partire dall’articolazione delle spalle, e deve essere
continuo. Così come mantenere il collo libero; io penso alla testa appoggiata
su un cuscino.
Per la ricerca del suono e dell’appoggio io ho sempre
pensato a quando si spalma la nutella sul pane (in particolare la “rosetta”
romana, molto solida!); oppure al gatto che muove la coda sul pavimento; o
ancora al curling, quando la pesantissima pietra in granito scivola sul
ghiaccio.
Per andare a tempo immagino di essere accompagnata da una
batteria: è utilissimo per qualsiasi colpo d’arco, scala o studio. Divertiamoci
a pensare ritmi diversi e accattivanti; il ritmo verrà da solo e sarà solido e
ben sentito. Il movimento della mano nel vibrato mi fa pensare al gesto “ma che
vuoi?”. Mentre la presa dell’indice-pollice sull’arco mi riporta al gesto che
si compie per chiudere una manopola (quella del termosifone, per esempio).
La lista è molto lunga, potete divertirvi come volete.
Quando suoniamo l’immaginazione non ha limiti…. Quindi l’unico
consiglio è quello di lasciarvi andare alle immagini che più vi piacciono, a
quelle più adatte a ciò che state suonando. Disegnate la vostra parte, con
sorrisi, tamburi, i classici occhiali quando ci sono passaggi difficili, cuori,
sole e luna… la lista, in questo caso, è ancora più lunga.