L'arco si ferma.... fermandosi sulla corda. Ma - requisito fondamentale - l'arco deve essere appoggiato sulla corda, altrimenti, se lo teniamo, il suono non si ferma affatto!
Mi spiego meglio.
Prendiamo l'arco morbidamente, anche con due dita (pollice e indice per esempio), ma anche alla maniera dei violisti da gamba; in questo modo avremo solo il peso dell'arco. Suoniamo ovviamente alla metà dell'arco, altrimenti i meccanismi sono altri e non ha senso l'esercizio.
Per prima cosa teniamo l'arco fermo su una corda; punto. Fermo, rilassato, assolutamente morbido. Proviamo a muoverlo, ma senza effettuare il movimento; dovremmo riuscire a percepire l'impatto sulla corda. Concentriamoci su questo punto infinitesimale, in cui la corda è sollecitata ma ancora non inizia l'arcata. E' fatto di nulla, ma è molto importante.
Poi eseguiamo delle semplici note, una sorta di staccato rilassato e morbido, con una pausa tra una nota e l'altra. Ossia, impariamo a fermare l'arco con il minimo sforzo. Se l'arco si ferma sulle corde morbidamente il suono rimarrà ricco di armonici. Se lo fermiamo con forza e il braccio rigido, rimarrà una sorta di ronzio fastidioso, che di solito sporca i passaggi.
Dopo gli esercizi su una corda possiamo eseguire quelli su corde diverse; chiaramente tra sol e mi sarà più difficile.
Ascoltiamoci, come sempre.... è molto importante capire quando l'arco va fermato e quando invece deve essere legato. L'arco non si ferma nel detaché, ossia le note ribattute, e ovviamente nelle note legate; ed è importante che non si fermi né all'interno delle arcate né tra una arcata e l'altra.
L'arco si ferma ovviamente nello staccato, colpo d'arco che poi presuppone più appoggio e l'uso dell'indice; ma anche nei passaggi che devono risultare chiari, e tra le frasi... Fermare l'arco significa suonare puliti e chiari, non come un robot. Fermare l'arco significa chiarezza e non durezza!