Nello studio di uno strumento credo sia importante proprio concentrarsi su quello che si fa, su un aspetto musicale alla volta: bellezza del suono, condotta dell'arco, caduta delle dita, intonazione, velocità...
Ci sono grandissimi strumentisti che studiano poche ore al giorno, proprio perché lo fanno in modo molto concentrato e con un obiettivo specifico da raggiungere. Lo studio deve essere quindi sempre consapevole, mai meccanico o ripetitivo.
Un allievo mi raccontava di studiare le corde vuote leggendo.... forse a quel punto conviene posare lo strumento e leggere.
Non è facile rendere ogni giorno diverso uno studio che è ripetitivo come quello di uno strumento. La nostra abilità sta proprio nel trovare sempre spunti e obiettivi diversi.
In fondo è così come si vive la vita stessa: c'è chi si sente nella ruota del criceto chi invece apre la finestra la mattina curioso di sapere come andrà la giornata.
"Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sara’. C’è un detto: ieri è storia, domani è mistero, ma oggi è un dono ed è per questo che si chiama presente" (il saggio Oogway, la tartaruga, maestro di Kung Fu, parla a Shifu, il panda rosso- dal film Kung Fu Panda)