Un argomento davvero complesso.
Alla base della tecnica dell'arco c'è il famoso "appoggio" del braccio. Appoggiare un braccio su un divano è facile e intuitivo (anche se comunque arrivare a essere rilassati non è tanto facile), mentre farlo sulle corde di un violino, cercando di avere una posizione corretta e tirare anche l'arco dritto, non è affatto semplice.
Per capire l'appoggio del braccio destro sulle corde credo sia utile pensare alla posizione dell'indice e del pollice sulla bacchetta, che sono fondamentali, soprattutto per la rotazione dell’avambraccio.
Con l'arco alla metà, provate ad posizionare solo indice e pollice, tenendo morbidamente sollevate le altre dita; a questo punto ruotate il braccio come se doveste aprire una manopola (io penso a quella del termosifone), o guardare l'orologio. La bacchetta in questo modo, proprio con il peso del braccio, si avvicina ai crini.
L'indice, insieme a tutto l'avambraccio, ruota verso sinistra, il pollice esercita quella che si chiama contropressione; le corde sostengono il tutto. Più si ruota in senso antiorario più la bacchetta tocca i crini.
Al posto delle corde si può mettere anche la mano sinistra, per sostenere meglio il peso del braccio destro e tastare la morbidezza.
Tenendo ben presenti questi tre punti (indice-pollice-crini) è poi facile capire la rotazione dell'avambraccio (dal gomito alla mano), l'appoggio di tutto il braccio e il ruolo del pollice che sostiene. Il pollice è come la base di un'altalena (quella a due): al centro il pollice, a sinistra l'indice, a destra il mignolo. Si suona sempre con l’avambraccio ruotato, appoggiandolo maggiormente sull’indice quando si va verso la punta, e togliendo peso quando invece si suona al tallone.
Il lavoro sul peso dell’arco deve essere giornaliero: corde vuote con diverse velocità, peso e quantità di arco. E' come fare meditazione o training autogeno: non basta pensare "sono rilassato", bisogna ripeterlo più e più volte, e fare pratica giornalmente.
La postura
L'approccio al violino parte dalla postura del corpo. Prima di iniziare a suonare è importante fare qualche esercizio di riscaldamento e di allungamento. Bastano pochi minuti: prima, durante e dopo lo studio. Purtroppo la preoccupazione della tecnica dello strumento ci fa dimenticare il nostro corpo e il movimento - dal quale invece parte tutto il resto.
Dopo il riscaldamento si passa alla posizione del corpo: piedi ben saldi a terra (tutti e due), spalle dritte e collo morbido (io penso di appoggiare la nuca su un cuscino, senza forzare la posizione dritta che può creare eccessive tensioni).
Il violino va posizionato bene a sinistra, appoggiato alla clavicola, possibilmente con la mano destra, tenendo giù braccio e spalla sinistra, cercando di ottenere una posizione mobile del collo, senza serrare il mento (che crea una forte tensione alle vertebre cervicali e ai muscoli del collo, impedendo l'articolazione della spalla sinistra).
E' importante avere la percezione dello strumento a sinistra e dell'arco a destra, in modo tale da aver sempre presente che le spalle sono dritte e aperte e le braccia sono sempre mobili. In questo modo le articolazioni delle spalle sono morbide: quella destra per permettere i cambi di corda, quella sinistra per muoversi dal mi al sol con facilità (sul mi il braccio sarà ruotato verso l'esterno, sul sol verso l'interno).
Percepitevi, sempre.
Enri Matisse "Violinista alla finestra"
Dopo il riscaldamento si passa alla posizione del corpo: piedi ben saldi a terra (tutti e due), spalle dritte e collo morbido (io penso di appoggiare la nuca su un cuscino, senza forzare la posizione dritta che può creare eccessive tensioni).
Il violino va posizionato bene a sinistra, appoggiato alla clavicola, possibilmente con la mano destra, tenendo giù braccio e spalla sinistra, cercando di ottenere una posizione mobile del collo, senza serrare il mento (che crea una forte tensione alle vertebre cervicali e ai muscoli del collo, impedendo l'articolazione della spalla sinistra).
E' importante avere la percezione dello strumento a sinistra e dell'arco a destra, in modo tale da aver sempre presente che le spalle sono dritte e aperte e le braccia sono sempre mobili. In questo modo le articolazioni delle spalle sono morbide: quella destra per permettere i cambi di corda, quella sinistra per muoversi dal mi al sol con facilità (sul mi il braccio sarà ruotato verso l'esterno, sul sol verso l'interno).
Percepitevi, sempre.
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